Rispetto a due o tre decenni fa il lavoro delle onoranze funebri è notevolmente diverso: la presenza in Italia di comunità appartenenti ad altre religioni, la diffusione del funerale laico e di altre pratiche come la cremazione hanno richiesto un aggiornamento dei servizi. Si tratta tuttavia di cambiamenti che hanno giovato alle attività del settore, rendendole oggi in grado di approcciare in modo più flessibile le richieste del cliente e organizzare cerimonie che si differenziano da quelle tradizionali. Tante di queste opzioni sono oggi a beneficio soprattutto di laici e atei.
La principale e sostanziale differenza tra il funerale laico e quello religioso è l’assenza di una scaletta ben precisa da seguire durante la cerimonia. Nel caso della funzione religiosa è il parroco a occuparsi degli aspetti principali, supervisionando anche le decorazioni floreali e istruendo il coro sui pezzi da eseguire.
La mancanza dell’elemento religioso è tuttavia un’opportunità per familiari e amici di organizzare una cerimonia più personale e intima, non esistendo infatti regole universali da seguire. Possono essere scelti liberamente brani musicali e testi da libri amati dalla persona in vita, con l’intervento di persone che l’hanno conosciuta oppure hanno aneddoti da condividere con gli altri partecipanti.
La casa funeraria, o sala del commiato, è una struttura essenziale per l’organizzazione di una cerimonia funebre laica. Per legge il luogo dove la salma viene custodita deve rispettare requisiti precisi e, a seconda delle circostanze, le famiglie potrebbero non avere a disposizione spazi adatti.
Le case funerarie vengono quindi progettate per garantire a famiglie, amici e conoscenti un ambiente discreto e riservato per l’ultimo saluto con tutte le comodità del caso.
Per la sepoltura della salma le cose si fanno relativamente più complicate.
Nel nostro paese la maggior parte dei cimiteri sono infatti decorati con immagini religiose e quindi non propriamente adeguati alle ultime volontà di atei e laici. Purtroppo anche i cimiteri laici non sono molto comuni e non sempre è possibile trovare aree prive di simboli religiosi nei cimiteri, anche se alcune comunità si stanno adeguando anche in questo ambito.
Il problema della sepoltura è anche il motivo per cui in molti scelgono la cremazione.
L’organizzazione di un funerale laico è possibile soltanto quando espressamente desiderato dalla persona scomparsa: nel caso di note in lasciti testamentari e atti notarili vige anche l’obbligo morale di soddisfare le richieste del defunto.
Senza un testo in grado di testimoniare la chiara volontà del defunto è ancora possibile qualora richiesto dai parenti più prossimi: in questo caso è comunque necessario che la maggioranza sia d’accordo oppure cercare soluzioni in grado di soddisfare tutti.
In ogni caso è bene affidarsi alla guida e consulenze di professionisti del settore, in grado anche di fornire utili suggerimenti.